sabato 11 febbraio 2012

I CONSIGLI DELLA SETTIMANA DI TERRY PEGOIANI TRATTI DAL SUO LIBRO : "EMOZIONARIO"


 COME AFFRONTARE IL LUTTO

Tutti, prima o poi, durante la nostra vita , veniamo toccati da questa esperienza.
            La perdita di una persona cara, crea sicuramente un vuoto nella nostra vita, e spesso ci trascina , con sé nella disperazione.
            Durante la mia esperienza, ho assistito al dolore delle persone che subivano una perdita importante, è ho visto come la sofferenza avesse trasfigurato la loro anima.
            Anche il lutto, però è figlio delle nostre convizioni e delle credenze dettate dalla nostra cultura.
            Dall’altra parte del mondo, il momento della scomparsa di un congiunto, si traduce in una vera e propria festa, in cui si saluta la persona cara e le si augura la felicità in un nuovo mondo.         
            In quelle culture, è bandito piangere durante la cerimonia, perché è sinonimo di egoismo non gioire per la nuova vita che attende la persona scomparsa.
            Come vedete, l’ambiente in cui siamo inseriti condiziona fortemente anche le nostre reazioni ai fatti della vita.
            Partendo dal rispetto per il dolore, dato dalla perdita di una persona a cui siamo stati legati, mi sento di dire che è necessario superare questo empasse, con grande coraggio e soprattutto facendo leva sulla convinzione che il legame con quella persona, continua oltre la morte.
            Sta a noi, da vivi essere il suo prolungamento sulla terra, attraverso un filo sottile, ma indissolubile che ci legherà a lei dal cielo.
            Esiste però, un’altra morte, che è ben più grave di quella naturale, perché questa , va contro natura.
            Sto parlando della morte dell’IO!
            Si cari amici,ogni volta che rinneghiamo la nostra vera natura, ogni volta che cadiamo vittime della depressione e dell’inerzia, ogni volta che con gesti sconsiderati ci diamo all’alcool e alle droghe, noi commettiamo un insulto alla vita.
            Ogni volta che cadiamo vittime , di una di queste situazioni, noi ci macchiamo del reato di omicidio colposo.
            Sì omicidio con colpa, perché siamo consapevoli, di quello a cui andiamo incontro, e nella nostra folle consapevolezza lo commettiamo.
            La morte, dell’anima, delle passioni, dell’amore per la vita è peggiore di una morte naturale.
            Purtroppo , il mondo è sempre più pieno di “cadeveri”, che camminano per le strade, di morti viventi, che non hanno alcun rispetto per il dono prezioso che gli è stato fatto di essere vivi.
            Ogni volta che reprimiamo i nostri sentimenti, i nostri sogni, i nostri valori e i nostri ideali noi muoriamo dentro.
            Tutte le volte in cui la paura, entra dentro di noi e ci ruba la voglia di osare, sperimentare  e assaporare la vita, noi ci stiamo condannando a morte.
                        Il mondo è pieno di avvocati ingessati nei loro abiti che però avrebbero voluto fare i cantanti,o impiegate modello che dietro al tailleur serioso nascondo il miniabito della ballerina…
            Gente che si è sacrificata all’altare della paura e della codardia.

            Sì perché ci vuole coraggio, per vivere la vita a 360 gradi, ci vuole determinazione per essere padroni della propria esistenza, ma soprattutto ci vuole enorme rispetto per se stessi.
            Spesso ci nascondiamo, dietro a false giustificazioni, per cui se ad esempio sognavamo di fare il cantante, ma siamo finiti a fare l’impiegato è perché per vivere c’è bisogno di un lavoro sicuro, uno stipendio e si sa il lavoro del cantante è precario con i tempi che corrono…
            Tutte bugie!Scuse dietro alle quali proteggiamola nostra paura!
            Se fosse così, perché alcuni ce l’hanno fatta a relizzare il loro sogno?
            Esistono tantissimi cantanti, che hanno realizzato il loro sogno e vivono benissimo.
            Loro ci hanno creduto, ecco la differenza!
            E hanno affrontato difficoltà degli inizi, nutrendosi con il pane delle loro emozioni.
            A differenza, della morte naturale, dalla quale non ce’ ritorno, dalla morte dell’anima, potete in qualsiasi istante tornare alla vita.
            Non importa, se vi sentite troppo vecchi, per riprendere in mano le vostre passioni, non potrete di certo partecipare ad Amici, ma un ci sarà di sicuro un posto che vi attende nel coro del Paese o nella scuola di ballo sotto casa.
            Riscoprite la vostra essenza, ritornante e vivere, solo così quando verrete chiamati da sorella morte, lascerete su questa terra il coraggio delle passioni che avete vissuto.
            Uscite dalle tenebre, e buona vita a tutti.
            Oggi è un giorno speciale: il primo giorno della vostra vita!