GRATITUDINE
Una delle prime parole
che ci hanno insegnato a pronuciare da piccoli è stata sicuramente: “GRAZIE”.
Per una corretta forma di rispetto, siamo stati educati a ringraziare una
persona che si comportava in maniera cortese nei nostri riguardi.
Però, quanta fatica ci costava, tutte le volte ricordarci di dire quella
agoniata parolina, alla quale, forse, non attribuivamo neanche il significato
che realmente contiene.
Da grandi poi, fuori dalla sorveglianza dei genitori, ci siamo finalmente
sentiti liberi, di pronunciare o meno la parola “grazie”, arrivando quasi al
punto di dimenticarcene completamente.
Spesso ci chiediamo perché, l’Universo (inteso come Dio, o un’ entità
superiore), non esaudisce le nostre richieste, eppure ci diciamo che siamo delle
persone meritevoli, giuste e corrette, e dovremmo essere per questo
ricompensati.
A fronte delle nostre pressanti richieste, sul lavoro, la salute, i
soldi, la famiglia ect ect, quante volte
ci siamo umilmente e sinceramente fermati a ringraziare per quello che già
avevamo?
Quasi mai, cari amici!
Pensate, quando voi fate un’azione nei confronti di un altro, subito vi
aspettate la sua riconoscenza, e quando questa non arriva, andate subito su
tutte le furie, perché non vi sentite gratificati per l’impegno prestato.
Non avete mai pensato che anche l’Universo, ha bisogno di riconoscenza?E
che forse la merita più di noi?
Noi saremo per sempre debitori di un dono immenso, che è la vita, questo
regalo meraviglioso, che troppo spesso diamo per scontato.
Infondo cosa abbiamo fatto per meritarcelo?
Proprio niente, cari amici!
L’Universo ci ha dato la possibilità di far parte del mondo, ha lasciato
poi a noi il libero arbitrio su cosa farne della nostra vita.
Il gesto più bello ed emozionante che potete fare ogni giorno, comincia
dal risveglio del mattino, quando aprendo gli occhi, ci accorgiamo dell’enorme
potenziale che risiede in noi: possiamo vedere, camminare, parlare, ascoltare:
possiamo vivere!
Purtroppo però, ci accorgiamo di questo solo quando, incontriamo occasionalmente
per strada delle persone sulla sedia a rotelle, che si sforzano di continuare a
vivere, e allora anche lì proviamo compassione per il loro stato, ma
difficilmente ci accorgiamo della nostra fortuna.
Nel mio percorso di volontaria ospedaliera, ho conosciuto persone, sulla
sedia a rotelle, che dopo un lungo percorso di accettazione della sofferenza,
ringraziavano l’Universo, perché nonostante la loro menomazione, potevano
ancora vedere, parlare, ed emozionarsi per la vita.
Quella amici è gratitudine!
Pensate , invece a quanto siamo miseri noi, che pur stando bene, ci
lamentiamo sempre per avere di più!
Affinchè l’Universo, possa ascoltare, le nostre richieste, dobbiamo prima
provare un immenso, sincero e profondo senso di gratitudine per qualunque cosa
abbiamo già nella nostra vita.
Sapete, qual’è la domanda che dobbiamo porci, per accorgerci di quanto
siamo già fortunati con quello che abbiamo?
“Come sarebbe la mia vita senza…”
Quando desiderate un’auto nuova , ad esempio, invece di sminuire quella
che già avete e trattarla come un ferro vecchio, provate a chidervi come
sarebbe la vostra vita se non aveste neanche quell’auto?
Sicuramente avreste delle difficoltà a spostarvi, e quando piove sareste
costretti a camminare a piedi sotto l’acqua.
Che notevole scomodità!
In questo modo, riuscirete a provare gratitudine verso la vostra auto,la
rispetterete di più, cercecherete in tutti i modi di dedicarle la giusta
manutenzione, e attirete a voi, nel tempo l’auto nuova che desideravate.
Tutto questo perché, prima di chiedere, avete rispettato e onorato quello
che già avevate.
Questo processo, può essere agevolmente esteso a tutte le cose che
possedete, dal lavoro, agli oggetti, al denaro…
Più difficile, rivolgere gratitudine nei confronti delle persone.
Anche nei confronti di queste, il nostro grazie arriva spesso troppo
tardi, quando queste non ci hanno lasciato per sempre, o non fanno più parte
della nostra vita.
Quante volte, difronte alla perdita di una persona cara, ci siamo
prostrati davanti al suo capezzale, per ringraziarla di quanto aveva fatto pre
noi, e ci siamo pure arrabbiati perché se ne è andata senza avvisarci, noi che
anche senza averglielo mai detto, avevano ancora bisogno della sua presenza.
Troppo spesso, diamo per scontate le persone e i loro gesti ed attenzioni
nei nostri confronti.
E’ scontato che ci consolino nei nostri momenti di debolezza, che ci
ascoltino quando ce l’abbiamo con il mondo, che ci diano affetto ed attenzioni
quando abbiamo bisogno d’amore.
Quante volte però, ci siamo fermati a guardarle negli occhi e dire
“grazie”?
Troppe poche volte, purtroppo!
La gratitudine è uno dei sentimenti, più elevati e più liberatori che un
essere umano possa provare e manifestare.
Essere grati significa, aprire il nostro cuore, guardare dentro la nostra
anima e provare un’immenso senso di pace, benessere e completezza.
Un’ equilibrio emozionale che ci spinge naturalmente a provare
riconoscenza per l’immensità che regna fuori e dentro di noi.
Grazie madre terra, padre celeste, sorella luna , grazie fratelli e
sorelle che mi avete accompagnato durante il mio cammino.
Provate gratitudine, anche nei confronti delle persone che hanno
minacciato la serenità del vostro cammino, perché con la loro interferenza, vi
hanno permesso di recuperare dentro di voi delle risorse che non pensavate di
avere: la forza e il coraggio per superare ogni ostacolo ed andare avanti.
Un grazie speciale dovete rivolgerlo anche a voi stessi, perché
nonostante tutto, siete ancora qui, più o meno entusiasti, ma non avete mollato,
vi siete aggrappati alla vita.
Quando presi dallo sconforto, cercate disperatamente un motivo per
vivere, guardate dentro e fuori di voi e cominciate a dire “grazie vita”!
Gratitudine è fusione con il mondo in un amore universale, che apre le
sue braccia al cielo per accogliore tutto il suo splendore ed essere luce per
la terra.
Siate anche voi luce per i vostri fratelli e sorelle, una fiaccola sempre
accesa retta dall’umiltà di un grazie eterno per una vita che non avrà mai
fine, in uno scambio d’amore come un battito d’ali, noi uniti in un battito di
cuori.
Grazie amici!