domenica 2 settembre 2012

TERRY PEGOIANI PARLA DEL TEMA DELLA NATURA PER INIZIARE IL MESE DI SETTEMBRE E UNA NUOVA STAGIONE



NATURA





Natura: suoni, armonie, profumi, bellezza e magnificenza.
Questa è la sua essenza, questo è anche tutto ciò che non vediamo e non udiamo ormai più da tanto tempo, e che forse non abbiamo mai colto.
Siamo tutti troppo presi dalla frenesia della vita, usciamo di casa e non ci accorgiamo di tutto ciò che vive intorno a noi.
I bambini, sono le uniche creature che riescono ancora a godere delle belezze della natura, anche se la contaminazione del mondo mediatico sta a poco a poco invadendo anche loro.
Siamo abitanti della terra, ma ci comportiamo come dei marziani, in un pianeta sconosciuto.
La terra, quella “strana” palla che ci fa da “casa” e che diamo per scontata in tutte le sue componenti: nuove piantine nascono e vecchie querce vengono abbattute, fiorellini appena sbocciati ed entusiasti che vengono impunemente calpestati.
Siamo arrivati al paradosso di distruggere, con le nostre stesse mani, ciò che ci dà vita.
Estirpiamo alberi, per costruire edifici, senza renderci conto che per ogni fusto abbattutto , ci priviamo di innumerevoli quantità di ossigeno: il combustibile primario per vivere.
La natura è anche animali, creature della cui esistenza ci accorgiamo , solo in parte, quando nostro figlio ci chiede di comprargli un cucciolo.
Anche in questo caso però la nostra percezione del mondo animale, è piuttosto distruttiva, visto che non ci facciamo scrupoli ad abbandonare il cucciolo diventato ormai cane adulto, che è finito tra i giocattoli dimenticati di vostro figlio.
Gli animali che popolano la nostra terra sono infiniti, di alcuni nemmeno notiamo l’esistenza, perché sono enormemente piccoli, di altri , come le farfalle, ne notiamo i colori, ed incuriositi tentiamo goffamente di rapirli tra le nostre mani, incuranti del danno che gli stiamo procurando.
Altri ci danno così fastidio, che senza farci tanti scrupoli inventiamo addirittura veleni per sterminarli.
Cari amici, con gli anni abbiamo, consapevolmente o inconsapevolmente contribuito a distruggere il luogo in cui viviamo se renderci conto che così facendo andiamo a minare la nostra stessa vita.
Ogni singola creatura del mondo animale e vegetale è stata creata alla perfezione, e con una specifica funzione sull’ habitat terrestre: una macchina merevigliosa ed incontaminata, fino a quando l’uomo, incurante dei beni preziosi che lo circondavano, ha deciso di affidarsi a stumenti sintetici e artificiali credendo di vivere meglio.
No cari amici, il mio non è un discorso da naturalista sfegatata, o da fan del WWF , sono semplicemente una persona che investe ,con entusiasmo,buona parte del suo tempo a favore della salvagurdia e della protezione degli animali, e per animali intendo proprio tutti , a partire dal più evoluto: l’uomo.
Sì, perché oltre a non curarci della natura che ci circonda, non ci curiamo per primi di noi stessi, e quindi questo giustifica il fatto per cui se non siamo in grado di provare amore verso di noi , non possiamo sicuramente provare amore per qualcosa di esterno al nostro io.
Siamo diventati tutti come dei robot, costruiti in serie e programmati per autodistruggerci.
La famiglia d’orgine, il compagno o la compagna, la società , la cultura, hanno talmente contaminato la nostra mente, da farci sentire come un fiume limpido che sgorga dalla sorgente e giunge alla foce inquinato dai veleni artificiali del contesto.
Abbiamo progressivamente perso la nostra vera natura: quel bambino e quella bambina che ancora oggi vivono dentro di noi e scalpitando con tutte le loro forze per uscire, urlano e sbraitano, ma noi facciamo di tutto per non sentirli.
Durante la mia esperienza, ho riscontrato che  alla base di quasi tutti i problemi psicofisici delle persone c’era la perdita di contatto con la propria anima.
Il mondo è pieno di avvocati che avrebbero voluto fare i cantanti o impiegate che sin da piccole sognavano di fare le ballerine.
Sì perché è proprio da piccoli, che con la mente pura e  aperta, siamo liberi di sognare ed immaginare il nostro futuro, proprio come lo desideriamo e dove la nostra anima ci conduce.
Da grandi poi, ci inventiamo mille scuse per non realizzare il nostro progetto di vita.
Quanto volte giustifichiamo le nostre scelte lavorative, con l’esigenza di un posto fisso o con la menzogna dell’essere stati soggiogati dal destino infausto.
Cari amici, smettetela di raccontarvi bugie, smettetela di autoboiccotarvi: non siete vittime di nessun destino, siete voi il vostro unico carnefice.
Fermatevi un attimo a riflettere ad occhi chiusi e riportate alla mente in vostro progetto di vita , fatto quando eravate bambini, e se ora non siete nella situazione che avevate disegnato nel vostro cuore puro, fate di tutto per riappropriarvi della vostra vera natura, perché solo così sarete degli uomini e delle donne felici.
Solo se sarete amore per voi stessi, potrete portare amore e rispetto per il mondo che vive intorno a voi.
Quando uscendo per strada, calpestate incuranti un fiore, fermatevi un istante e pensate che in quell’istante avete calpestato anche una parte di voi, guardatevi dentro e scoprite cosa state reprimedo della vostra essenza.
La natura è vita, è liberta ed armonia senza sovrastrutture: inseguite i vostri sogni date vita alla vita, siate ossigeno per il vostro cuore e per la vostra mente: tornate bambini!